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Oggi medici, infermieri e professionisti sanitari scioperano con un’adesione altissima, l’85%. È un grido di allarme che il governo non può più ignorare.

Queste persone, che durante il COVID chiamavamo eroi, sono ora costrette a fermarsi per difendere i loro diritti e denunciare condizioni di lavoro inaccettabili. Un Servizio Sanitario Nazionale in crisi, senza risorse e senza una visione di futuro, non mette a rischio solo il loro lavoro ma il diritto alla salute di tutti.

Il Governo deve assumersi la responsabilità di questa situazione: servono risposte e risorse immediate. Oppure abbiano il coraggio di ammettere che hanno deciso di far saltare il Servizio Sanitario Nazionale.
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La crisi idrica in Basilicata rischia di diventare insostenibile e richiede interventi immediati e concreti. Da mesi, 140.000 lucani in 29 Comuni affrontano disagi quotidiani mentre la Regione continua ad agire senza una visione chiara. L’annunciato coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità rappresenta un passo avanti, ma non può bastare: non servono interventi tampone e spesso contraddittori, servono soluzioni strutturali e una gestione trasparente e responsabile.

Dove sono i dati sulla qualità dell’acqua che dovevano essere pubblicati quotidianamente? Perché i sindaci, che sono in prima linea accanto ai cittadini, vengono ancora esclusi dalle decisioni? È inaccettabile che in alcune scuole si utilizzino bottigliette d’acqua e in altre si attinga al rubinetto, alimentando disparità e incertezze. La confusione e la mancanza di coordinamento non fanno che aumentare il senso di abbandono. Serve garantire rapidamente uniformità nelle azioni e chiarezza nelle scelte.

Da mesi, i consiglieri regionali di centrosinistra chiedono che il Presidente Bardi riferisca in aula sull’emergenza idrica. Non è accettabile che il Consiglio Regionale venga ignorato in un momento così critico. Le comunicazioni a mezzo stampa non possono sostituire il confronto istituzionale. Il Presidente deve aprire un dibattito serio e trasparente, assumendosi la responsabilità delle scelte fatte e condividendo quelle da fare.

Infine, la gravità di questa emergenza richiede un impegno nazionale. Il Governo deve attivare un tavolo permanente presso il Ministero della Protezione Civile. La Basilicata non può essere lasciata sola a gestire una crisi che mette a rischio il diritto fondamentale all’acqua per migliaia di famiglie.
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La Corte Costituzionale ha smontato la legge Calderoli pezzo per pezzo. È una sentenza chiara e definitiva, che difende l’unità del Paese e sancisce l’incostituzionalità di una riforma pensata per dividere l’Italia.

Sin dal primo giorno abbiamo denunciato quanto questa legge fosse sbagliata nel merito e nel metodo: mina l’unità nazionale, ignora il principio di sussidiarietà e mette a rischio i diritti fondamentali dei cittadini nelle regioni più fragili. Oggi la Corte conferma tutto quello che abbiamo detto. È un fallimento totale per il governo Meloni e un colpo durissimo per Salvini, che ha pensato di poter sacrificare la coesione nazionale per puro tornaconto politico.

Quanto a Calderoli, questa bocciatura rappresenta solo l’ultimo di una serie di errori che pesano sulle spalle del Paese. Prima con il Porcellum, oggi con l’autonomia differenziata, continua ad accumulare sentenze contrarie dalla Corte Costituzionale. Dovrebbe, una volta per tutte, interrogarsi sulla propria capacità di interpretare e rappresentare l’interesse collettivo.

In Basilicata, il presidente Bardi e la sua maggioranza hanno scelto di sostenere i loro partiti, anziché schierarsi al fianco dei lucani. Hanno bocciato la nostra proposta di ricorrere contro la legge Calderoli davanti alla Corte Costituzionale e schierare la Basilicata accanto a Puglia, Toscana, Sardegna e Campania. Avevamo ragione noi. Un’occasione mancata per dimostrare coraggio e coerenza, mentre altre regioni difendono i loro cittadini: la Basilicata avrebbe meritato lo stesso.

L’Italia è una e indivisibile, e tale deve restare. La sentenza della Corte è un monito per tutti: non si può giocare con l’unità del Paese.
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Nel silenzio succube e complice di un Governo sovranista, per fortuna abbiamo il Quirinale a difendere la dignità del Paese. Sempre grazie, Presidente. ...

9 Novembre 1989. Cambia la storia. Da allora sappiamo che ogni muro può essere abbattuto. ...

Oggi mio nonno, Lorenzo Carlo Rutigliano, riceve il riconoscimento di cittadino benemerito della città di Potenza. Non l’ho mai conosciuto, ma la sua presenza è una parte viva della mia storia. Giornalista, scrittore, pianista, autore e primo direttore dell’Ufficio Stampa della Regione Basilicata: il suo impegno per la cultura e il suo amore per questa città sono ancora qui, impressi nelle tradizioni che continuano, nei luoghi che ha raccontato, nella memoria che ha costruito nei tanti che lo hanno vissuto. Siamo simili, mi dicono. E ogni giorno ne comprendo un po’ di più il senso. ...

Continuiamo a divertirci insieme, @elleidia. ❤️ ...

Ha ragione Bersani.
La battaglia contro le ideologie che hanno alimentato il fascismo e il nazismo non è finita. Oggi più che mai, è necessario combattere non solo i simboli e le manifestazioni esteriori di quelle idee, ma le radici stesse di quelle visioni distorte che, nel secolo scorso, hanno portato alla distruzione e alla violenza. È fondamentale ribadire che il fascismo e il nazismo non sono stati incidenti storici, ma conseguenze di idee ben precise: il culto della forza, la violenza come strumento politico, la mitizzazione di una “nazione” etnicamente omogenea e di un capo che centralizza il potere, oltre alla teorizzazione della disuguaglianza come valore e criterio.

Queste idee non sono scomparse. Serpeggiano ancora, alimentate da discorsi che puntano sulla paura, sull’esclusione e sulla divisione. La storia di Marzabotto, e delle tante atrocità che abbiamo conosciuto durante quel periodo oscuro, ci chiama a una riflessione profonda: se vogliamo davvero che quei morti non siano stati inutili, dobbiamo continuare la battaglia contro queste derive, difendendo i valori democratici, inclusivi e di giustizia sociale.

La chiave per smontare queste ideologie non è solo la memoria, ma una vera battaglia delle idee. E in questo contesto, il referendum sulla cittadinanza può essere uno strumento decisivo. È una battaglia di civiltà che non riguarda solo la legge, ma la costruzione di una società più giusta, in cui chi nasce e cresce in Italia possa sentirsi parte integrante di una comunità. In cui la cittadinanza non sia un privilegio riservato a pochi, ma un diritto di chi contribuisce, vive e partecipa alla vita del nostro Paese.

Può essere quel momento di svolta in cui, come società, decidiamo di abbandonare la strada della paura e dell’esclusione per abbracciare pienamente i valori di giustizia, uguaglianza e solidarietà. E se vinto, sarà la vittoria non solo per i diritti di migliaia di persone, ma per la democrazia stessa.

@pbersani
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Domenica, a Sant’Angelo Le Fratte, abbiamo dedicato una giornata ad Enrico Berlinguer.

Un grazie speciale va al segretario Pietro Spera per aver organizzato questo incontro. I circoli rappresentano il cuore pulsante del nostro partito. Il luogo in cui si costruiscono relazioni e si plasmano idee. La prima e fondamentale mattonella della nostra comunità.

Grazie a @lettierisegretariopd , @pieromarrese e @giusepaterna per il prezioso dibattito che hanno saputo costruire. Un ringraziamento particolare a @ceciliadelia3 per aver intrecciato il racconto dell’esperienza di una giovane dirigente della FGCI lucana a quello di un messaggio che a distanza di quarant’anni è sempre moderno ed attuale.

Sono convinto che il miglior modo per rendere omaggio ad Enrico Berlinguer non sia canonizzarlo né ridurlo ad un santino, ma restituirlo al suo tempo perché possa parlare al nostro. La pace, la necessità di un mondo più giusto, senza guerre, la lotta contro lo sfruttamento e la precarietà del lavoro e la irriducibile difesa delle Istituzioni democratiche: sono temi che restano maledettamente attuali.

E ancora: il dialogo con i cattolici, la rivoluzione femminista, centralità dei giovani e l’impegno nella formazione delle classi dirigenti di domani. Berlinguer è stato questo e tanto altro. Quella politica ci interroga, ci sfida, ci incalza. Non è un’eredità da conservare, ma una sfida da raccogliere.

Ecco perché aver scelto di mettere lo sguardo di Berlinguer sulla tessera del 2024 ha un significato importante: non è solo un omaggio ad un grande del mondo e del nostro Paese, ma il un riconoscimento ad un impegno e ad una storia che continuano a ispirarci, anche dopo tanti anni.
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Alla mia straordinaria moglie, @elleidia. Buon compleanno a te che rendi ogni giorno migliore. Ti amo. ...

Ottant’anni oggi e l’urgenza di ricordare. Marzabotto. ...

Ho firmato il referendum per la cittadinanza.
Riconoscere il diritto ad essere cittadino a chi nasce o vive e studia in Italia è un passo di giustizia sociale che non possiamo più rimandare. Facciamolo tutti.
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Ogni minuto che passa senza un passo indietro di Sangiuliano è un insulto al Paese, oltre che alla decenza. ...

Tappa a Tricarico. La nostra forza sono le tante persone che rendono possibili l’Estate Militante, che sui territori portano avanti le battaglie sul Salario Minimo, per la sanità pubblica, contro l’autonomia differenziata. Grazie, sempre. ...

È inquietante scoprire che la Fondazione di Alleanza Nazionale, a doppio filo legata a Fratelli d’Italia, abbia finanziato sigle della galassia NoVax durante gli anni della pandemia. Una vicenda di estrema gravità che svela il vero volto di un partito disposto a tutto, persino a mettere a rischio la salute pubblica, pur di colpire i propri avversari politici.

Da queste associazioni sono infatti partiti gli esposti che hanno innescato le inchieste contro Roberto Speranza e Giuseppe Conte. Inchieste che hanno sollevato grande clamore per poi concludersi con un provvedimento di piena archiviazione, riconoscendo che, nei mesi della pandemia, il Governo ha agito esclusivamente nell’interesse del Paese.

La verità è che mentre la destra continua a gridare al complotto ogni volta che viene messa di fronte alle proprie responsabilità, è proprio Giorgia Meloni a tessere trame giudiziarie contro i propri avversari. Fallito l’attacco nei tribunali ordinari, una volta al governo hanno istituito la Commissione di Inchiesta sul Covid. Un vero e proprio tribunale politico per riscrivere la storia a proprio favore e colpire chi ha servito il Paese in uno dei suoi momenti più difficili.

Fratelli d’Italia deve chiarire in Parlamento come la Fondazione AN ha utilizzato i propri fondi. Gli italiani hanno il diritto di conoscere la verità su chi finanzia chi e con quali obiettivi, soprattutto quando sono in gioco la sicurezza del Paese e la trasparenza delle Istituzioni.
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Quanta ragione ha Bersani. Dalla sua parte. ...

Bisogna dire grazie a Bersani per essere sempre dalla parte giusta. ...

Insieme. ...

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Un referendum per difendere la Costituzione

  • Posted by Staff
  • On 29 Luglio 2024
Pubblicato su Huffington Post il 29 Luglio 2024 Le quasi 200mila firme raccolte in appena due giorni sul portale online per la campagna contro l’autonomia differenziata sono un fatto politico rilevante. Una mobilitazione straordinaria e un’aggregazione spontanea di consensi che travalica le nostre capacità e i nostri sforzi organizzativi e che, quindi, merita di essere […]
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Vale la pena battersi per il sogno europeo

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  • On 25 Maggio 2024
Pubblicato su Huffington Post il 27/05/2024. Vale la pena battersi per riaffermare il sogno europeo. Con questa convinzione dobbiamo affrontare l’appuntamento elettorale del prossimo giugno. La Cina e l’India sono ormai stabilmente la prima e la seconda economia del mondo, davanti agli Stati Uniti. Alla fine del secolo l’Occidente rappresenterà poco più del 10% della […]
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Rutigliano: una casa nuova, con le porte aperte a tutti, in cui nessuno si senta ospite.

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  • On 29 Novembre 2022
Pubblicato su La Nuova del Sud del 29-11-22di Celestino Bendedetto POTENZA –  La parola d’ordine è identità. “Dobbiamo capire chi siamo e chi vogliamo rappresentare. La sconfitta del 25 Settembre è stata troppo forte per pensare di cavarsela con un cambio di leadership. Ecco perché la Costituente deve essere un momento di svolta anche sul […]
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Da Bardi a Guarente, il fallimento della destra lucana è ufficiale. Ora costruire l’alternativa.

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  • On 18 Novembre 2022
“Che quella della destra lucana sia un’esperienza del tutto fallimentare è ormai un fatto.” Lo ha dichiarato Carlo Rutigliano, segretario regionale di Articolo Uno, che ha aggiunto “nel 2019 hanno conquistato Regione e Capoluogo promettendo soluzioni facili ai problemi dei cittadini. Dopo quasi quattro anni nessun reale risultato è stato portato a casa. Rimangono solo […]
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Cara Presidente, perché sul Covid dismetti i panni da patriota?

  • Posted by Carlo Rutigliano
  • On 18 Novembre 2022
È grave aver fatto propaganda politica sul Covid dall’opposizione. Ma farlo oggi dai banchi del Governo è oggettivamente inaccettabile.  In nome della “discontinuità politica”, infatti, la Presidente Meloni ha del tutto smantellato i due principi cardine sui questi anni si è basata la politica di gestione della pandemia: evidenza scientifica e tutela della salute pubblica. […]
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Destra si faccia da parte. Permetta ai lucani di scegliere il proprio futuro.

  • Posted by Carlo Rutigliano
  • On 13 Ottobre 2022
“La Basilicata merita serietà, rigore, concretezza e trasparenza. Se questa destra non è in grado di garantirle, si faccia da parte e permetta ai lucani di scegliere il proprio futuro”. Così Carlo Rutigliano, segretario regionale di Articolo Uno Basilicata. “Questo governo regionale si dimostra essere contro la Basilicata e contro i cittadini lucani. Un giudizio […]
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